Che
cosa è la funzione strumentale?
La
funzione strumentale è una figura di raccordo
nella scuola tra il dirigente scolastico e il collegio
dei docenti, che si è andata delineandosi negli
anni come una figura facilitatrice del cambiamento,
della valorizzazione della migliore tradizione e come
portatrice della qualità all'interno del piano
dell'offerta formativa.
Una figura in grado di rielaborare le proprie conoscenze
e competenze da un punto di vista diverso e più
complesso, capace di utilizzare procedure e strategie
già sperimentate al fine di mettere in atto
processi di orientamento formativo, di validazione
e controllo di processi e prodotti.
L'obiettivo è quello di dare vita a pratiche,
le quali sulla base di conoscenze e competenze comuni,
interagiscano in modo adeguato, per socializzare problemi,
materiali, prodotti, soluzioni per la realizzazione
di percorsi formativi efficaci.
La funzione strumentale deve operare in comune accordo
con le altre funzioni strumentali, in stretta collaborazione
con il Capo d'Istituto, con i docenti
referenti e con gli altri docenti dell'istituzione
scolastica.
I compiti
La
funzione strumentale opera per:
- elevare la qualità dell'apprendimento
progettando, attuando e verificando azioni formative
tese a ridurre gli insuccessi di alcuni alunni
e a sviluppare le potenzialità degli altri;
- dare alla scuola di appartenenza un indirizzo
organizzativo, didattico e valutativo unico;
- affermare una cultura organizzativa che sappia
superare l'individualismo, per dare spazio alle
esigenze di coordinamento e flessibilità
derivanti dall'unitarietà e complessità
del servizio offerto all'utenza;
- pianificare interventi con le altre agenzie
formative del territorio;
- tenere conto dell'identità culturale
della scuola, mediandola con la cultura del territorio;
- sviluppare la cultura della progettualità
e della ricerca;
- trovare una mediazione tra i nuovi aspetti delle
riforme e la realtà storico- culturale-
territoriale della scuola;
- attuare il processo di autovalutazione
Le
attività
Alcuni esempi applicabili a circoli didattici, istituti compresivi,
scuole secondarie di primo e secondo grado:
- progettazione laboratori
- articolazioni classi aperte
- articolazione moduli di apprendimento
- strutturazione codocenze
- progettazione larsa
- rielaborazione e variazione spazi orari
- materiale strutturato per la produzione di: programmazioni
disciplinari, programmazione dei Consigli di classe
e di Interclasse, Piani Personalizzati, Unità
di Apprendimento
- strutturazione e produzione dei Registri personali,
dei Registri dei Consigli di classe e dei Laboratori
- cura dell'archivio del materiale necessario alla didattica
, alla valutazione, all'autovalutazione e ai progetti
- progetti per l'aggiornamento
- organizzazione e realizzazione progetti aggiornamento
- strutturazione prove trasversali per la valutazione
dell'apprendimento in classi parallele
- questionari di autovalutazione dei docenti, dello
staff e questionariper l'utenza
- monitoraggio dell'efficienza organizzativa
- monitoraggio delle attività di apprendimento
- monitoraggio gradimento dell'utenza
- incontri con i genitori per promuovere la scuola
- coordinamento attività speciali della scuola
(teatro, mostre, giornalino, )
- accoglienza docenti
- coordinamento dei dipartimenti disciplinari
- coordinamento delle interclassi
- coordinamento del gruppo H
- distribuzione materiale didattico sperimentato in
alcune classi
- rapporti con enti pubblici
- rapporti con le strutture del territorio
- attività di tutoraggio
- cura delle innovazioni tecnologiche
- attività di progettazione( pon, por, altro...)
Naturalmente le attività saranno suddivise
secondo l'area di appartenenza o in verticale negli
istituti comprensivi
Abbiamo
creato un'apposita area con molti documenti/file utili alla progettazione ed alla valutazione, per
istituti comprensivi, circoli didattici, scuole secondarie
di primo e secondo grado. Per
accedere ai file è necessario abbonarsi. Accedi a tutti i file necessari alle funzioni
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e dell'innovazione